Pezzella 7: messo da parte dall’Avellino, arriva a Cava con tanta voglia di riscatto personale. La sua stagione è come un diesel, carbura alla distanza: le prestazioni iniziali non sono memorabili, ma con il passare delle giornate prende la squadra in mano (o nei piedi, se preferite) e la guida, da vero faro del gioco. Ogni azione, corner, punizione passa per i suoi piedi. La sua personalità è determinante, veste anche la fascia di capitano per ben 5 volte. Si può tranquillamente affermare che esiste una Cavese quando Pezzella è in giornata e un’altra quando invece tarda ad entrare nel vivo delle partite. Giunto a Cava in prestito secco, una sua eventuale conferma per la prossima stagione rappresenterebbe un ottimo punto di partenza e di continuità. Avellino permettendo… IMPRESCINDIBILE (19 presenze - 1 gol - 1.584 minuti giocati);
Vitale 6.5: altra colonna portante del centrocampo aquilotto. Il suo ruolo è quello di pungere, inserirsi, e colpire le difese avversarie, in quanto unico elemento con queste caratteristiche. Compito che gli riesce piuttosto bene, viste le tre marcature messe a segno. Buoni propositi per l’anno nuovo? Cercare più continuità nelle prestazioni. In alcuni frangenti scompare dalle trame del gioco. Ha pesato fortemente il suo rosso nella trasferta di Cerignola, una sfida che, col senno di poi, si sarebbe potuta concludere in modo diverso. PUNGENTE. (19 presenze - 3 gol - 1.447 minuti giocati)
Konate 6: per uno degli eroi della passata stagione, le attese erano molto alte. Il suo dinamismo a centrocampo, soprattutto nella prima parte di stagione, è stato determinante e ha permesso a giocatori come Pezzella e Vitale di potersi esprimere al meglio. Calato vistosamente nelle ultime gare, è sembrato decisamente fuori forma, soprattutto nell’ultima sfida con il Benevento. L’augurio è che nel 2025 possa tornare ai suoi soliti livelli, tanto apprezzati nel corso di questa annata. AMARO KONATE, SAPORE DA RITROVARE (17 presenze - 1.268 minuti giocati);
Fornito 5.5: la non sufficienza non deve essere intesa come una vera bocciatura. Il suo scarso impiego incide tanto su questa valutazione: ha pesato uno stato di forma non eccelso, inoltre si è ritrovato davanti un Pezzella in stato di grazia e inamovibile dal campo. Abbiamo ancora negli occhi, però, la grande prestazione fornita contro il Benevento: che possa essere di buon auspicio per l’anno nuovo? RIMANDATO (9 presenze - 230 minuti giocati)
Citarella 6: arriva sotto i riflettori, attenzionato per i suoi trascorsi alla Nocerina. Regge bene la pressione della piazza, mettendo in campo sempre molto impegno e dedizione per la causa. Obiettivo per la seconda parte di campionato, rendersi più incisivo e continuo. RESILIENTE (16 presenze - 719 minuti giocati);
Barone sv: 2 presenze per il gioiellino della cantera metelliana. Partito titolare contro la Juventus Next Gen, è uno dei pochissimi a salvarsi dalla disfatta, facendo intravedere ottime doti tecniche e di corsa. Sicuramente, anche per questioni di minutaggio, il suo score aumenterà nella seconda parte di stagione. GIOIELLINO (2 presenze - 66 minuti giocati);
Marranzino 6: quel che si nota, ogni volta che scende in campo, è la delicatezza con cui accarezza la sfera, sintomo di grande qualità nelle sue corde. Importante la rete messa a referto contro l’Avellino, che ci ha portato ad un passo da una storica vittoria. BARONETTO (12 presenze- 1 gol - 283 minuti giocati).
Diarrassouba 6.5: uno dei calciatori che ha giovato maggiormente del cambio di guida tecnica. Poco coinvolto con Di Napoli, perno fondamentale nello scacchiere tattico di Maiuri. Corre, dribbla, crea tanto: un folletto imprendibile sulla fascia destra, tutto muscoli e corsa. Cosa chiedergli di più? Sicuramente maggior cinismo sottoporta: le occasioni mancate sono molteplici, urge maggior freddezza. VARIABILE IMPAZZITA (15 presenze - 717 minuti giocati).
Badje 4.5: una delle poche note stonate dell’annata blufoncè. Restano intrise nella memoria collettiva diversi episodi negativi: su tutti, la brutta figura rimediata contro il Trapani, in cui è rimasto in campo meno di 20 minuti per un atteggiamento poco consono: mister Maiuri lo estromette dal campo e dalla rosa, per poi riammetterlo in squadra previe scuse. Pesa inoltre come un macigno l’occasione colossale mancata contro la Juventus Next Gen, un vero rigore in movimento sciupato. Post Trapani ha totalizzato solamente 40 minuti in 5 gare. Il mese di gennaio sarà fondamentale per lui: rivalsa o cessione in vista? Per il momento, BOCCIATO. (10 presenze - 407 minuti giocati).
Fella 6.5: capocannoniere degli aquilotti, a quota 5 reti. Anche per lui un piacevole ritorno tra le file metelliane, stavolta mettendo al servizio della squadra maggior esperienza per i giovani. A livello realizzativo, avrebbe potuto sicuramente offrire qualche rete in più, ma la generosità che offre in campo è fuori discussione: agisce molto spesso da regista avanzato, favorendo gli inserimenti di esterni e centrocampisti. Ricordiamo, inoltre, che è ad un passo dall’entrare nella top 3 dei marcatori all-time della Cavese: con le sue 29 reti, è dietro solamente a De Rosa (91), Foggia (36) e Schetter (31). Capite di conseguenza quale possa essere l’obiettivo per l’anno nuovo… INTRAMONTABILE (16 presenze - 5 gol - 1.130 minuti giocati);
Diop 5: scelto da Di Napoli per puntellare il reparto offensivo, arriva da diverse stagioni deludenti in cui ha visto poche volte il campo. Fin qui non ha fornito l’apporto sperato: una sola marcatura, contro il Messina, è un bottino troppo magro per poter puntare alla sufficienza. Annovera inoltre diverse occasioni sciupate, che pesano molto sul suo rendimento. Per onor di cronaca, però, non mancano mai spirito di abnegazione e impegno. Se dovesse ritrovare la giusta forma, potrebbe risultare un’arma sicuramente più affilata da sfoderare. A PASSO CADENZATO (13 presenze - 1 gol - 351 minuti giocati)
Sorrentino 6: il grande colpo di mercato dell’estate. Si nota sin da subito la sua grande disponibilità, abbinata a tanto dinamismo, che lo fanno entrare fin da subito nel cuore dei tifosi blufoncé. Giunti però al termine del girone d’andata, le marcature sono ferme, ormai da un bel po’, a quota 3 (ultimo gol messo a segno contro il Taranto, ad un minuto dal suo ingresso in campo, risalente a Novembre). Eppure, sarebbero potuti essere molti di più, ma uno scarso cinismo abbinato a tanta sfortuna (come la traversa al 90’ contro l’Altamura) gli negano molteplici gioie. Basta poco, per riaccendere la miccia, ma per il momento sono POLVERI BAGNATE. (16 presenze - 3 gol - 1.115 minuti giocati);
Vigliotti 5.5: il talento proveniente dal settore giovanile del Napoli affronta il suo primo anno di professionismo con tanta voglia di imparare e di mettersi a disposizione. Una sola rete realizzata, però, di certo non può ritenersi uno score soddisfacente. Il tempo è dalla sua, la fiducia del mister non manca, visto il largo minutaggio concessogli da Maiuri. Ci auguriamo un 2025 in cui possa finalmente sbloccarsi e puntare ad una carriera in crescendo. DA SGREZZARE (16 presenze - 1 gol - 735 minuti giocati);
Quattrocchi SV: il suo arrivo a Cava ha destato la curiosità dell’intera piazza, visto il cartellino appartenente alla Juventus (a cui è legato con un contratto quinquennale) e lo status di talento proveniente dall’Argentina. C’è chi sognava il colpo ad effetto, chi esultanze a suon di tango, chi sperava semplicemente di vederlo in campo per poterlo giudicare. Niente di tutto questo: Quattrocchi non ha mai visto il campo, né con Di Napoli, né con Maiuri. Sarà stato l’adattamento difficile al campionato italiano, oppure la difficoltà nell’ inquadrarlo in un ruolo a lui idoneo (ad oggi, infatti, anche questo è sconosciuto), nonostante sia stato presentato come una seconda punta o un esterno d’attacco. Lascia perplessi il fatto che, nel momento di massima emergenza in attacco, non sia stato chiamato in causa nemmeno per pochi minuti, addirittura casi in cui non si è visto neanche scaldarsi a bordo campo. Probabilmente, la sua avventura a Cava terminerà qui. Rimane il rimpianto di non avergli mai concesso una chance per essere valutato. LUI CHI È???
Maiuri 6.5: il fato gli ha concesso una nuova opportunità a Cava, dopo la triste esperienza del 2020-21. Con lui, la Cavese ha cambiato decisamente marcia, sfornando prestazioni più convincenti e volte all'attacco. La precedente gestione aveva totalizzato 10 punti in 10 gare, con Maiuri siamo a 14 in 10 partite, di cui almeno 6 disputate con squadre della parte sinistra della classifica. Ne ha giovato anche l’attacco, 14 gol realizzati (il doppio rispetto alle precedenti giornate), peggiora lievemente la fase difensiva (11 reti subite vs 9). Insomma, tirando le somme, al momento la scelta della società sta pagando, e la zona play-out, al momento, è distante 4 punti, così come la zona play-off. Cosa aspettarsi, dunque dal 2025? MISTER CI DIA LE RISPOSTE GIUSTE!
Una menzione speciale va a mister Raffaele Di Napoli, uno degli autori della fantastica cavalcata della passata stagione. Va ricordato che, nonostante l’esonero, la sua Cavese non è mai stata invischiata nei bassifondi della classifica, il che denota comunque un lavoro eseguito degno di rispetto.
TIFOSI 10: chiudiamo, infine, con la nota più lieta e costante dell’intero 2024. Sia in Serie D, che in Serie C, l’apporto non è mai mancato, anzi: una presenza fissa e costante al Simonetta Lamberti, una media di 3100 spettatori per gara. Purtroppo, le trasferte vietate (tutte, ad eccezione di Messina) hanno inciso fortemente sull’umore della squadra e della piazza, che non ha mai dato modo, però, alle istituzioni di motivare tali divieti. Per il nuovo anno, la tifoseria ha chiesto come regalo a Babbo Natale qualche trasferta in più. Noi aggiungiamo, se non pare troppo esosa la richiesta, anche la rimozione delle reti.
Buon anno a tutti voi!
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