La redazione di TuttoCavese.com ha avuto d'intervistare il collega e amico Simone Salsano della redazione ZeroaZero.com. Il collega Salsano, ci ha raccontato nei dettagli chi è Raffaele Di Napoli, grazie anche al vissuto dell'allenatore alla guida della Paganese. 

Che allenatore è Raffaele Di Napoli?

"Se ben ricordi, negli anni dove abbiamo seguito insieme la Paganese abbiamo capito che tipo di allenatore è Lello di Napoli. Sicuramente è un allenatore tignoso, non un giochista, non è uno di quelli che vuole esprimere il calcio più bello del mondo, punta innanzitutto al gruppo. Per lui è importante che i giocatori sappiano per cosa giocano, che capiscano il momento che vivono e che abbiamo ben chiaro l'obiettivo da raggiungere. Per lui è fondamentale questo. Sul piano del gioco a Pagani ha giocato sempre 3-5-2, ha provato qualcos'altro con la difesa a quattro, ma di base è sempre un 3-5-2, ma in realtà quando lui arrivò a Pagani in luogo di Erra, la squadra era già impostata così. É un allenatore che si adatta a ciò che è lo spirito e le caratteristiche dei giocatori, è molto pignolo sul piano dell'intensità e del gioco fisico. 

"É un allenatore passionale, diciamo che dove è andato ha sempre fatto bene, nonostante abbia allenato squadre in C per la maggior parte che lottavano per la salvezza. A Cava ha la grande possibilità di tornare a vincere, proseguendo quello che è un discorso avviato,che per quanto poteva avere qualche piccola ombra in realtà c'era e c'è la possibilità di completare il percorso, quindi di arrivare all'obiettivo prefissato. É un allenatore che parla molto con i propri calciatori, nello spogliatoio si fa rispettare tantissimo ed è rispettoso dei ruoli. Quindi è un allenatore che sa essere un leader del gruppo, ma al contempo rispetto quelli che sono i leader all'interno del gruppo squadra. Parla tanto con i giocatori ed esige rispetto e determinazione".

"Ricordo che a Pagani esclamava sempre una frase importante: "Bisogna avere sempre senso d'appartenenza" capire la società in cui si è tesserati, capire il contesto in cui si sta, sapere la squadra di cosa ha bisogno, non pensare al singolo ma alla collettività.  Nel momento in cui che non riesce a vedere in alcuni calciatori il fuoco che fa andare avanti tutto non si fa problemi fa lanciare giovani a discapito di qualche calciatore esperto, in più per questi ultimi esige tanto perché lui crede che debbano essere il traino dello spogliatoio".

Che ricordo hai di mister Di Napoli?

"Sicuramente il ricordo più indelebile è la vittoria della Paganese arrivata per 3-2 contro il Bisceglie con il gol di Diop che la salvò dall'inferno della Serie D. Proprio quello è la stata la gara di Lello Di Napoli che era riuscito a portare una Paganese spacciata ai play-out che pagava ancora le scorie del girone d'andata. Quella partita per me la vinse proprio di Di Napoli. Quell'anno di Di Napoli tenne botta a quello successo nel girone d'andata e nonostante qualche partita non eccezionale riuscì a far uscire lo spirito d'appartenenza di cui ti parlavo prima a tutta la squadra, ricordo che Di Napoli quell'anno giocò anche contro la Cavese dove perse 1-0 contro il suo fautore Sasà Campilongo, ma ricordo un ottimo secondo tempo dove mancò solo il gol.".

"Auguro a mister Di Napoli il meglio nella sua avventura a Cava, sperando che possa essere un occasione importante per dimostrare quanto valga come allenatore".

Sezione: News / Data: Mar 06 febbraio 2024 alle 16:50
Autore: Ugo D'Amico / Twitter: @DAM_Ugo1996
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