Vittoria giunta nei minuti finali, con brividi annessi. L’importante era però vincere e l’obiettivo è stato raggiunto
Complimenti alla squadra, oggi era una partita difficilissima per tanti aspetti, soprattutto quello emotivo. Ho visto la vittoria di tutti: squadra, calciatori, tifosi, che si sono caricati a vicenda. I tifosi sono stati il dodicesimo uomo in campo, una marcia in più. Oggi era difficile, il Gladiator non ha quasi mai superato la metà campo e hanno giocato tanto con palle lunghe. Nonostante tutto abbiamo avuto le nostre occasioni, abbiamo fallito anche un rigore. Fa parte del gioco, solo chi ha il coraggio di calciarli li sbaglia. La cosa importante era il risultato.
L’impressione del primo tempo è che non fossero stati assimilati tutti i meccanismi dettati da queste ultime due settimane di lavoro con lei, poi è arrivata la vittoria. Come giudica le prestazioni di entrambe le squadre?
Io sono felice dei miei ragazzi, hanno dato intensità, si sono proposti sia i quinti che i centrocampisti. Nonostante le difficoltà imposte dalla nostra avversaria, che si è difesa (e ce ne saranno altre che giocheranno così), abbiamo dato un’identità a questa squadra. Abbiamo vinto, anche di “cortomuso” e questa cosa ci dà serenità per lavorare meglio in futuro. Ad una squadra prima in classifica c’è bisogno di apportare solo sicurezza, sono entrato in punta di piedi per questo. Abbiamo cercato di trovare soluzioni di gioco, mi è piaciuto lo spirito della squadra e abbiamo rischiato poco, tranne per il super intervento di Boffelli. Siamo vivi, vincere aiuta a vincere e il mio obiettivo è riportare entusiasmo in città.
Nel primo tempo a parte il rigore, il Gladiator ha chiuso tutti gli spazi. Con i cambi nel secondo tempo la partita è cambiata ed è giunta la vittoria. Dove si può migliorare secondo lei, soprattutto contro squadre che si chiudono in difesa, per non soffrire così tanto nei minuti finali?
Quando si fanno partite del genere, c’è bisogno di qualità e pazienza. È normale che oggi ho cercato di dare delle soluzioni, e la squadra ha cercato di riprodurle. Dobbiamo esser più cattivi quando arriviamo in zona gol, rapaci dentro l’area. Vado a sottolineare la partita dei nostri attaccanti, sono stati strepitosi. Anche i centrocampisti, soprattutto Zenelaj, hanno fatto bene. Abbiamo anche cambiato sistema di gioco a gara in corso, dove è spiccato Addessi. Per le caratteristiche che abbiamo possiamo arginare la fase difensiva degli avversari. È bello lavorare con questi ragazzi, hanno voglia di fare e spirito di sacrificio.
La chiave oggi è stata trovata soprattutto grazie ai cambi, viste le poche occasioni del primo tempo?
Lo ripeto, sono molto soddisfatto della prova degli attaccanti, sono stati superlativi. La squadra avversaria era tutta dietro la linea della palla, perciò gli spazi sono stati pochi. Se chi è entrato però è risultato decisivo, il merito appartiene anche a chi ha lottato in precedenza.
Oggi era una partita difficilissima a livello mentale, siamo reduci da diversi risultati negativi e da un cambio di allenatore, ho visto che però la squadra ha gli attributi, hanno trasportato il pubblico ed è questo quello che conta.
Va sottolineato, a gara in corso, il passaggio di Addessi sotto la punta e la difesa a 4, che ha scompigliato la squadra di Foglia Manzillo.
I complimenti li giro alla mia squadra. Addessi è stato bravo, ma gli attaccanti gli hanno permesso di avere spazi. Anche chi non ha giocato oggi meriterà di giocare, sarà così, sono 24 ragazzi in gamba, che cercano di lavorare alla perfezione.
Il Gladiator non sarà l’unica squadra a chiudersi. Oltre al 3-5-2 si stanno studiando altri dettami tattici?
Sicuramente nel nostro DNA ci sono varie soluzioni. Non devo cercare però di dare troppi input: ad una squadra prima in classifica non si può chiedere ciò. Noi lavoreremo su dei concetti di gioco, come i cambi di modulo quando necessario. Voglio mettere nelle condizioni migliori i miei calciatori: sarà sempre una questione di testa, perché le loro qualità sono chiare. A me del rigore sbagliato, ad esempio, non interessa, può starci. Ciro (Foggia, ndr) non si è abbattuto e anzi, ha dato il massimo.
Una partita in meno per arrivare al mese di maggio con il maggior vantaggio possibile. Si aspetta di più dalla squadra e dal pubblico nelle prossime gare?
L’entusiasmo è tutto, è fondamentale. Voglio di più dai ragazzi e mi aspetto tanto dalla città. La squadra deve coinvolgere il pubblico attraverso le prestazioni, i tifosi dovranno essere orgogliosi dei ragazzi che sudano la maglia, è questo il mio obiettivo.
Oggi tutta la rosa a disposizione: è stato difficile per lei operare delle scelte tecniche?
No, assolutamente, i calciatori sono tutti uguali. Le mie scelte vanno ponderate in base al tipo di partita, per mettere in condizione la squadra di fare meglio.
Autore: Manuel Senatore / Twitter: @ManuelSenatore0
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