Il 2023 è stato un anno agrodolce per la Cavese. Un anno trascorso prevalentemente in testa ad ogni classifica, condito da tantissime vittorie e poche, ma decisive, sconfitte. Il discorso tenuto ieri dal direttore generale, Pasquale Logiudice, ci permette di ragionare con estrema lucidità sull’andamento degli aquilotti.

Innanzitutto, la mossa “vincente” che ha accomunato sia la dirigenza che la squadra è stata quella di non fossilizzarsi su proprie idee e convinzioni: sia Logiudice che mister Cinelli hanno saputo fare un passo indietro quando la situazione lo ha richiesto, mettendo sempre il bene della Cavese davanti a tutto.

Nel caso del D.G., la facoltosa campagna acquisti estiva ha portato a galla fin da subito alcune pecche nel gruppo, che sono state prontamente corrette: basti pensare ai vari Cuomo e Todisco, salutati dopo appena poche settimane fino ai più recenti Ospitaleche e Piovaccari. Il primo, grande rimpianto di Logiudice, rimarrà probabilmente il più grande What If degli ultimi tempi, ma la sua condizione fisica purtroppo non permette di poter aspettare ancora. Il Pifferaio, invece, saluta dopo soli 6 mesi per diverse incongruenze, nonostante il buon ricordo e la riconosciuta esperienza apportata nello spogliatoio blufoncè.

Ecco, questi ultimi due esempi rappresentano un forte elemento di rottura con l’anno scorso: l’obiettivo primario è la vittoria del campionato e costi quel che costi, esso va raggiunto, anche se a farne le spese devono essere calciatori importanti o soddisfazioni personali. Mantenere l’ambiente sano, unito, supportato da una squadra numericamente e qualitativamente ideale sono stati i must have del dirigente aquilotto, che con l’innesto di Gueye, punta centrale ex-Budoni, e un under a centrocampo (non sarà facile individuarlo), andranno a completare il team a disposizione di Cinelli.

Anche il mister ciociaro, come nel caso di Logiudice, ha saputo lavorare soprattutto su sé stesso per ottenere i risultati di cui stiamo parlando.

Abbandonate infatti le aspirazioni di scendere in campo con il 4-2-3-1, il tecnico ha optato per una più sicura difesa a tre che ha donato solidità e compattezza alla squadra, mai più messa seriamente in difficoltà dopo il cambio modulo. L’empatia, la capacità di creare un gruppo coeso e legato da un unico mantra rappresentano forse i più grandi punti di forza di Daniele Cinelli, condottiero silenzioso e cuoco di mille ricette diverse, tutte egualmente gustose e vincenti.

Chiudiamo allora questo 2023, montagna russa d’emozioni, con l’augurio che il 2024 possa regalarci delle gioie che il popolo cavese desidera ormai da troppo tempo a questa parte. La strada imboccata sembra quella giusta, poggiamo su piedi forti e mani sicure… AUGURI A VOI POPOLO BLUFONCÈ!

Sezione: News / Data: Ven 29 dicembre 2023 alle 19:20
Autore: Manuel Senatore / Twitter: @ManuelSenatore0
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