Ultimo appuntamento del 2025 per la Cavese che viene messa di fronte al Cosenza in uno stadio praticamente deserto (saranno circa 900 i paganti) a chiudere il girone d'andata. Per questa gara, di coefficiente medio, si ricorre a Gabriele Totaro, terzo anno di CAN C. Il fischietto pugliese è decisamente l’arbitro meno casalingo tra quelli a disposizione del designatore Daniele Orsato. Nelle sue 26 direzioni di questi tre anni in serie C ci sono ben 11 vittorie esterne, con appena 6 successi casalinghi e l’ultimo “1” risale al 21 aprile, in Torres-Carpi. Nove i pareggi. Purtroppo in questa gara non è stata rispettata la statistica causa: DISASTRO TOTARO.

Partiamo dalla fine, minuto 94’: lancio profondo di Orlando in area per Sorrentino che viene strattonato da Cannavò a circa 5/6 metri dalla porta, fa continuare ma il fallo è netto, purtroppo la Cavese aveva già utilizzato le due card entrambe per presunti rigori e quindi nulla da fare, i metelliani erano in svantaggio 2 a 1, poi risultato finale. Recupero secondo tempo: concessi 6 minuti, ha perso per strada almeno altri due minuti se non tre volendo essere fiscali.

Ha gestito bene i cartellini, male l’impostazione psicologica della gara soprattutto sui richiami verbali e su alcune decisioni border-line tra contatto/fallo. Al 27’ del primo tempo gol annullato alla Cavese per fallo di Amerighi su D’Orazio, l’esterno Cavese dopo aver staccato di testa ma in fase di discesa si appoggia sul difensore locale, gol annullato dal fischietto leccese, confermato dal FVS (sui gol è automatica la verifica della rete, non necessita la richiesta).

EPISODI FVS - Tre le richieste in totale nel corso della partita, due da parte della Cavese, una del Cosenza. La prima al 31’ del primo tempo: impattano sulla linea dell’area di rigore Dametto e Guida, con un contatto giudicato regolare da Totaro. Prosperi ricorre alla prima card, dopo visione al FVS l’arbitro ritiene di non modificare la decisione presa sul campo. La seconda per i blufoncé al 33’ del secondo tempo: lancio in area per Sorrentino, la maglia dell’attaccante si allunga causa una tirata di Dametto, seconda card giocata e anche questa volta non modifica la decisione tecnica ritenendo il tutto “troppo leggero”. Due episodi in area, entrambi complessi, con spiegazioni differenti che hanno portato comunque a non assegnare il rigore.

Subito dopo è il Cosenza a richiamare l’arbitro al monitor per un fallo di Awua su Contiliano, anche questa decisione (giustamente) non viene modificata. In definitiva il fischietto salentino è mancato nei momenti chiave della gara, valutato un fallo dove non c’era, non sanzionato un fallo (forse due) dove andava fatto.

Per chiudere, che dire? Per il nuovo anno augurarsi di NON incontrare mai un….Totaro sulla propria strada. Buone feste a tutti! 

Sezione: News / Data: Sab 20 dicembre 2025 alle 13:25
Autore: La Redazione
vedi letture
Print