La sfida tra Picerno e Cavese nella notte di Halloween è terminata sul punteggio di 2-2: un pari che viene preso positivamente dalle due squadre per l'andamento del match. Ciò che scontenta, lato metelliano, è stata la direzione arbitrale del signor Dario Acquafredda, fischietto di Molfetta all'esordio in Serie C e designato per il match del "Curcio" da Daniele Orsato. 

La prestazione del direttore di gara della sezione pugliese non è stata assolutamete positiva, dettata da un paio di errori  ma soprattutto spesso una posizione in campo poco felice per l’individuazione dei falli ne hanno condizionato la prestazione. La gara tecnicamente non ha offerto grandi momenti, così come dal punto di vista disciplinare (4 cartellini estratti, tutti corretti), tranne in un paio di episodi, che vanno ad incidere sul giudizio complessivo per il direttore di gara.

Andiamo con ordine, al 3’ minuto del primo tempo, un’entrata molto decisa su Ubaldi a metà campo: manca il cartellino giallo per il difensore del Picerno. Al 16', in occasione del rigore che viene concesso grazie all'ausilio del FVS (su richiesta del Picerno), al momento del lancio dalle retrovie per Abreu, Acquafredda era in una posizione di campo che non gli ha consentito la dinamica del fallo, rendendo quindi impossibile il giudizio di campo. Sull'episodio in sé, Boffelli commette una ingenuità, sia nella valutazione della giocata e successivamente spingendo leggermente su Abreu nell'intento di voler colpire il pallone: la regola 12 recita che anche spingere rientra nei falli da decisionare ma è sembrata una negligenza con poca vigoria, quello che oggi è definito un "rigorino", ma al limite ci può stare. Molto lunga la review per il fischietto di Molfetta: ben 4 minuti.

All’8’ del secondo tempo, FVS richiesto dalla Cavese per una presunta doppia infrazione in area dei lucani, prima per un possibile fallo di mano di Vimercati e poi un fallo di gioco su Sorrentino da parte di Veltri. In occasione della review, Acquafredda ha rivisto solo il fallo di mano, con la stessa in movimento a chiudere e non allargare (dunque giusto non punire), e non il fallo seguente su Sorrentino che richiedeva rigore e giallo per il difensore dei melandrini. Nulla di irregolare da segnalare in occasione delle due reti blufoncé anche se il direttore di gara, in entrambi i casi, è stato mandato al monitor per motivi poco chiari ma che comunque non hanno influito sulla decisione di campo.

Male, infine, anche nella gestione del recupero: 3 minuti nel primo tempo, quando sono stati impiegati 4 solo per la revisione sul rigore; 7 minuti nella ripresa dove per le varie interruzioni e i check sui gol ne occorrevano almeno 11. In definitiva la valutazione non è assolutamente sufficiente per il signor Acquafredda: per facilità di comprensione usiamo una valutazione scolastica, da 1 a 10 è da 5. Da rivedere (sperando in giornate migliori).

Sezione: News / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 15:13
Autore: La Redazione
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