Un Girone C da battaglia

«Il Girone C sarà molto competitivo anche quest’anno. Con ogni probabilità, una tra Inter e Atalanta verrà sorteggiata per essere ammessa proprio in questo girone, rendendo difficile qualsiasi previsione. Il Girone C sarà senza dubbio il più complicato, con quattro o cinque squadre pronte a lottare per la promozione in Serie B. Nel Girone A si contano forse due o tre formazioni attrezzate, nel Girone B addirittura solo una. Il Girone C si distingue anche per la presenza di piazze importanti: Catania, Salerno e Benevento sono club di grande tradizione per questa categoria.»

Il caso Salernitana: una crisi gestionale e legale

«Il caso della Salernitana merita un approfondimento. È comprensibile l’amarezza per due retrocessioni consecutive: dalla Serie A alla Serie C in appena due stagioni, nonostante investimenti rilevanti. Evidentemente, la gestione non ha funzionato come avrebbe dovuto. Anche quest’estate ho trovato sorprendente la conduzione dei play-out, i ricorsi presentati e la richiesta di trasferimento al Girone B. La Salernitana non è riuscita a vincere nemmeno un ricorso, e non ha saputo costruire una strategia efficace per difendere le proprie ragioni».

«A mio avviso, avrebbe dovuto concentrarsi su un solo fronte: l’opposizione all’iscrizione della Sampdoria. Seppure probabilmente regolare, la posizione della Samp era borderline e quindi contestabile. Forse sarebbe stato un ricorso perso comunque, ma era l’unico che poteva avere un fondamento. Contestare un provvedimento legittimo della Lega di Serie B è stato invece solo uno spreco di tempo e denaro. Non capita spesso che una società perda un ricorso e venga poi condannata a pagare i danni, come è avvenuto con Frosinone e Sampdoria. A livello legale, la Salernitana ha collezionato insuccessi pari a quelli sportivi».

«La volontà di cambiare girone è comprensibile, e la richiesta è arrivata persino dalla Questura. Tuttavia, se fossero i questori a decidere i gironi, il calcio italiano sarebbe nel caos. Il problema è stato già affrontato con il divieto di trasferte per quattro mesi e due gare a porte chiuse. I gironi, però, li stabilisce la Lega Pro secondo criteri geografici. Certo, alla Salernitana sarebbe convenuto giocare nel Girone B, meno competitivo, ma quella richiesta ha poco valore: spetta alla Questura gestire l’ordine pubblico, non la composizione dei gironi».

La crisi sistemica della Serie C

«I controlli servono a segnalare le irregolarità: se non ci fossero, regnerebbe il caos. Queste problematiche affliggono la Serie C da almeno trent’anni. Basta ricordare il caso del 1993, con Giancarlo Abete e l’esclusione di numerose società, incluso il Catania. Quasi tutte le società di Serie C, negli ultimi decenni, hanno attraversato difficoltà economiche. Per un imprenditore, fare calcio in Serie C è un’impresa complessa. Gli investimenti sono alti, e col tempo la motivazione può venire meno. È per questo che molti non investono più, e dobbiamo ringraziare chi ancora lo fa». 

«Mantenere una squadra in Serie C è difficile, e non bisogna dare per scontato che sia un diritto. Spesso, a fallire sono club retrocessi dalla Serie B: in B possono reggere certi debiti, ma una volta in C, con introiti ridotti, rischiano il fallimento. La riforma Zola potrà offrire un aiuto: punta a premiare la qualità dei calciatori attraverso i risultati, scoraggiando pratiche come l’utilizzo massiccio di under solo per ottenere il minutaggio, per poi ricorrere agli over a gennaio in situazioni critiche».

«Il problema dei giovani sarebbe più facilmente risolvibile se anche la Serie A sposasse lo stesso progetto. Le squadre B sono un tema caldo: la federazione le ha introdotte nel 2018 dopo il fallimento della Nazionale, ma a oggi non hanno avuto l’impatto sperato per il sistema Italia. A parte Fagioli, pochi sono arrivati in Nazionale. Queste squadre sono utili ai club di Serie A – la Juventus ha incassato 150 milioni grazie alla Next Gen – ma non portano benefici concreti all’intero sistema calcistico italiano».

Sezione: News / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 13:46
Autore: La Redazione
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