In Magnus we… Troest. Parafrasando il motto nazionale degli Stati Uniti d’America, oggi non possiamo non celebrare la quercia di questa Cavese – il difensore Magnus Troest – che ieri al “Basilio Canu” di Sennori con due inzuccate ben assestate ha frantumato le resistenze della difesa del Latte Dolce e aggiunto tre punti di platino alla classifica.
Con i due gol segnati ieri, il calciatore di Copenaghen ha raggiunto quota 4 nella classifica dei marcatori, affiancando i compagni squadra Addessi e Di Piazza, e portandosi a un passo dal suo massimo bottino realizzativo, che risale alla stagione 2011/12, quando con la maglia del Varese nel campionato cadetto timbrò cinque volte il cartellino.
Quasi una sentenza, Troest, sui calci piazzati. È stato sempre così, fin da quando ha messo piede nel nostro Paese, dopo l’esperienza in patria con il Midtjylland, impreziosita dalle due presenze in Europa League contro il Lokomotiv Mosca (2007). 
Ventisei gol in quasi cinquecento presenze tra B, C e D. Il primo lo mise a segno con la maglia del Parma, in Coppa Italia, allo stadio “Massimino” di Catania, sempre su un calcio da fermo, ma questa volta di sinistro e non di testa. Una gioia personale che non servì a regalare il passaggio del turno alla formazione emiliana.
Il suo acquisto in estate è passato quasi in sordina. Un po’ per l’età (compirà 37 il prossimo 5 giugno), un po’ per la lontananza dai campi di gioco, dopo l’anno di riposo (forzato) a cui aveva dovuto far fronte nella passata stagione (tesseramento col Nola saltato per problemi burocratici).
Invece, gli sono bastate poche partite per riprendere la forma dei giorni migliori e diventare il leader del reparto difensivo. Ruolo che ormai gli riconoscono compagni e avversari.
La gara di ieri, perfetta sotto tutti gli aspetti, è stata macchiata solo dal cartellino giallo che gli farà saltare la sfida con l’Ischia del prossimo turno. 
Contro gli isolani, tra l'altro, sarà assente anche Buschiazzo, espulso ieri nel finale così come era già capitato a Palma Campania contro il San Marzano.
Cinelli dovrà, dunque, ridisegnare la difesa contro un avversario che si preannuncia in forma (ieri ha battuto il COS) e per nulla disposto a rivestire il ruolo di sparring partner.
Un intoppo di non poco conto, ma la Cavese vista ieri in Sardegna ha lanciato segnali incoraggianti.
Il ritorno alle origini, al 3-5-2 - vestito che (al momento) a questa Cavese calza meglio degli altri provati (4-2-3-1/4-3-3/3-4-3) - ha senza dubbio aiutato. La squadra ha ritrovato misure e distanze, smarrite di colpo sette giorni prima contro il Cassino, lasciando ai dirimpettai poche conclusioni e quasi tutte dalla distanza. 
Unico neo, il gol subito. Evitabile. Arrivato tra l’altro sugli sviluppi di una rimessa laterale a favore degli Aquilotti. Un errore da matita blu, che Cinelli, attento com’è ai dettagli, alla ripresa degli allenamenti, di sicuro analizzerà a fondo con i suoi uomini, per evitare che possa ricapitare.
 

Nunzio Siani

Sezione: Editoriale / Data: Lun 22 gennaio 2024 alle 11:48
Autore: La Redazione
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