E così ieri abbiamo respirato nuovamente aria di Cavese, aria di calcio: diciamocelo, senza il pallone le nostre esistenze sarebbero davvero molto più vuote, così come lo sembrano questi mesi estivi. 
Alla conferenza stampa tenutasi presso l'Holiday Inn, il primo a prendere la parola è stato ovviamente il presidente Alessandro Lamberti: inevitabile la chiosa sulla triste stagione appena conclusa, ma ho trovato decisamente più interessanti altri spunti che il numero uno blufoncè ci ha offerto:

-innanzitutto, l’obiettivo principale del prossimo campionato sarà la promozione. Esatto, non ci si è nascosti o ridimensionati, tutt’altro: si giocherà per vincere e queste parole, da una parte, infondono già sicurezza perché quando ci si espone così significa che le intenzioni sono serie e coadiuvate dalla volontà. 

- Come lo stesso Lamberti ha tenuto a sottolineare, sarà la “prima volta” in cui gestirà tutto dall’inizio (ricordiamo che lo scorso anno subentrò ad agosto, quando l’assetto societario/calcistico era già definito): si punterà allo sviluppo del settore giovanile e delle infrastrutture, con cui è già stato intavolato un discorso al Comune; si adotteranno delle strategie di marketing innovative perché “la squadra deve crescere” e soprattutto bisogna riportare le persone allo stadio. Citando infatti le partite contro Nocerina e Martina, a tutti piacerebbe vedere lo stadio sempre così pieno. 

Pasquale Logiudice invece è apparso fin da subito uomo di poche parole, piuttosto di fatti. Il suo discorso credo si possa riassumere in un’unica parola chiave, emblematica: FIDUCIA. La fiducia, che il presidente ha da subito avuto nei suoi confronti; fiducia in Cinelli, presentato finalmente come nuovo allenatore: questa è la risposta ai tanti interrogativi che hanno accompagnato e accompagneranno questa scelta. 
Fiducia a chi crede ancora nel progetto Cavese, da Lomasto a Foggia, passando per gli under: saranno la colonna portante della squadra e si ripartirà da loro;
fiducia, di conseguenza, anche nelle scelte di mercato che verranno adottate, presumibilmente con uomini già conosciuti da Logiudice, perché appunto tempo per conoscersi non ce n’è e bisogna calarsi fin da subito nella nuova realtà. 

Infine, forse l’aspetto più romantico e più difficile allo stesso tempo, la necessità di riavvicinarsi al popolo cavese, ancora scottato dalle recenti delusioni: sarebbe molto bello avere il Lamberti sold-out ogni domenica, ma, lo ripetiamo, è una questione di fiducia…

Sezione: Editoriale / Data: Ven 07 luglio 2023 alle 16:10
Autore: Manuel Senatore
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