È stata una gara in un deserto quella tra Foggia-Cavese: deserto sugli spalti, deserto il terreno (?) di gioco dove il pallone era incontrollabile, causa anche un incontro di calcio disputato 24 ore prima del posticipo della quattordicesima giornata del girone C. Tutto questo ha in parte condizionato lo sviluppo della gara a cui si è aggiunta la paura di perdere del Foggia e la voglia di continuare l’imbattibilità per la Cavese, risultato, una gara priva di emozioni con pochi spunti tecnici e assenza di agonismo.

Considerate le ultime prestazioni e la posizione di classifica delle squadre la gara viene considerata di difficoltà medio-alta. I vertici AIA hanno optato per la scelta di Ciro Aldi della sezione di Lanciano: la sua prestazione si è adeguata alla gara, svolgendo il compitino ma commettendo qualche errore che, evitandolo, gli avrebbe permesso di raggiungere la sufficienza piena.

Al 10’ del primo tempo, un fallo tattico di un difensore del Foggia (Morelli) su una ripartenza della Cavese di Macchi non viene sanzionato, come da regolamento, con il cartellino giallo, nonostante la grande distanza con la porta avversaria. Ma il laterale aquilotto, senza l'ostruzione avversaria, avrebbe avuto una prateria davanti a sé per rendersi pericoloso nella metà campo avversaria.

Al contrario, invece, quando due minuti più tardi estrae in maniera severa ed esagerata il cartellino giallo per Diarrassouba che stacca di testa guardando il pallone e causa dinamica del corpo allarga leggermente il braccio, colpisce Panico. Qui al limite serviva un richiamo, il giallo costerà all'ivoriano anche la squalifica per somma di ammonizioni (come a dire, oltre al danno anche la beffa). Al 15’ viene ammonito correttamente D'Amico per un fallo sullo stesso Diarrassouba e successivamente sanziona Luciani per fallo identico al precedente su Fossati.

Da quel momento la gara non offre più nulla di rilievo, il fischietto abruzzese si adegua all’andamento della stessa. Sul finale scatena qualche timida protesta della Cavese per due norme del vantaggio (65’ e 87’) non concesse alla squadra di Prosperi, una delle due a campo scoperto: nonostante le scuse ai calciatori in campo, la frittata ormai era già fatta.

Da notare nessuna chiamata al FVS, specchio del termometro dell’intensità agonistica e anche tecnica della gara. In sintesi, il signor Aldi è sufficiente nella prestazione ma sicuramente ci aspettiamo vederlo in situazioni di partita più interessanti.

Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 18:27
Autore: La Redazione
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