Alla vigilia si sarebbe messa la firma per il pareggio, al triplice fischio di Acquafredda rimane il rammarico per non essere riusciti a portare a casa la rimonta con i legni a dire 'no' ad una Cavese che è andata contro la malasorte e qualche (generosa) decisione arbitrale ma che è voluta uscire a tutti i costi indenne dal "Curcio" contro il Picerno". Un pareggio prezioso che dà ulteriore consapevolezza ad una squadra la cui crescita è sotto gli occhi di tutti e un punto dedicato a Domenico Lamberti, il cui destino lo ha messo nuovamente a dura prova ma, siamo certi, sarà aiutato a riparte da un grande gruppo di uomini, prima che calciatori. 

Sentivo le parole di Bertotto ("I miei ragazzi hanno fatto una grande prova, soprattutto nel primo tempo e vedo il bicchiere mezzo pieno") e mi chiedevo: "Ma quale partita ho visto? In quale tribuna mi trovavo?". Senza alcuna mancanza di rispetto verso l'opinione altrui, credo però sia sotto giusto sottolineare come la Cavese si sia ritrovata clamorosamente sotto di due reti senza praticamente subire situazioni realmente pericolose agli avversari. Boffelli, in pieno spirito halloweeniano, si è concesso (ironicamente parlando) uno scherzetto di troppo che gli serviranno sicuramente da lezione per il futuro ma che viene perdonato automaticamente perché ha permesso di vedere un nuovo aspetto della Cavese di Prosperi, quello arrembante e voglioso di riprendere la partita. Un evento che fin qui si era verificato solo ad Altamura (poi verificato al 95') ma quello del "Curcio" sicuramente dal peso specifico più importante visto che erano due i gol di svantaggio. 

Bravo lo stesso Prosperi a mantenere intatta la struttura di squadra e ad apportare i correttivi giusti nella ripresa: Diarrassouba, al rientro dall'infortunio, ha fatto il diavolo a quattro sulla fascia sinistra, imprendibile per la difesa avversaria ed entrando nell'azione del gol che ha riaperto i giochi; Fusco, schierato largo a destra nel traffico del reparto avanzato, ci ha messo 3 minuti per colpire di testa e permettere a Thiago Cionek di diventare il marcatore più anziano calciatore nella storia della Cavese, a 39 anni, 6 mesi e 10 giorni (superato Federico Piovaccari, fermo a 39 anni, 1 mese e 20 giorni). Il polacco, insieme a Luciani (impressionante il suo impatto con la casacca blufoncè, colpendo anche una traversa), il leader assoluto di questa Cavese, al pari anche di Orlando, salito in cattedra nel secondo tempo e grande protagonista con la rete che ha riaperto il punteggio e il cross in occasione del 2-2. Solo il palo colpito da Ubaldi ha impedito agli aquilotti di portare a termine la rimonta e tornare a casa con tre punti che sarebbero stati pesantissimi per la classifica. 

Ma si torna a casa comunque con il sorriso e avendo fatto un ulteriore step di crescita: il terzo risultato utile consecutivo permette di guardare al futuro con moderato ottimismo. Venerdì sarà di scena al "Lamberti" il Potenza degli ex De Giorgio e Alfano e la Cavese di Prosperi sarà chiamata ad un nuovo step dove dovrà dimostrare di acquisito maturità e consapevolezza dei propri mezzi. La strada verso la salvezza è stata intrapresa... 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 09:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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