Davide Derosa ha parlato ai microfoni di Mondo Blufoncé, trasmissione settimanale dei colleghi di Cavese Supporters. 

Il pensiero di Derosa riguardo la splendida vittoria nel derby con la Nocerina: «Le sensazioni principali che ho avuto sono legate soprattutto al primo tempo dopo l'espulsione del Capitano, un calciatore fondamentale per questo gruppo. Presentimenti positivi poiché vedevo sia dentro di me sia dentro i miei compagni la voglia di rivalsa e di portare a casa questo risultato. Dopo aver perso Ciro, potevamo abbatterci e dunque la partita sarebbe potuta diventare complicata, invece ci siamo uniti ancora di più. Abbiamo avuto la determinazione di non mollare e soprattutto di non subire un altro gol. Nello spogliatoio ci siamo guardati e ci siamo detti di rientrare in campo con la stessa grinta, difatti nonostante il momentaneo 0-1, stavamo disputando una gara importante anche attraverso delle trame di gioco interessanti. Un pubblico del genere meritava una vittoria come quella del derby, bisognava vincere ad ogni costo per regalare alla nostra piazza una gioia così grande. Abbiamo ricevuto una carica incredibile. Nei primi minuti mi sono guardato attorno e ho pensato: "come facciamo a non vincere, piuttosto moriamo in campo". Emozione unica».

Le parole di uno dei senatori della difesa sul piccolo incidente di percorso di Boffelli durante il derby: «Come può sbagliare Valerio, può sbagliare chiunque. Il ruolo del portiere è il più delicato in quanto nessuno può mettere una pezza ad un eventuale errore. La prima cosa che abbiamo fatto è stata essere vicino a lui e dirgli di continuare la partita così come è in grado di fare. Nelle altre otto partite ci ha salvati tante volte. Con la parata sul tiro di Liurni da fuori area, ha dimostrato tutta la sua resilienza, è stato tranquillo anche dopo il suo errore. Noi "grandi" in quei momenti possiamo solo che aiutare e rincuorare».

Un avvio di stagione importante per il difensore, le impressioni del classe '96 riguardo la sua nuova esperienza: «Le differenze con le scorse annate sono abissali in particolare a livello di ambiente, di calore della gente. Non rinnego il mio passato, anzi se sono alla Cavese è grazie agli scorsi Campionati. Per un giocatore, arrivare alla Cavese dopo aver disputato sempre Girone A e Girone B, penso sia un piccolo grande sogno. Ai tempi della Folgore Caratese, squadra che mi ha formato, dopo ogni partita andavo a vedere i risultati del Girone H e del Girone I e nello specifico guardavo le varie piazze, le tifoserie. Anche dal punto di agonistico ho riscontrato delle differenze importanti. Al Nord, si pensa più alla tattica, agli schemi. Partite come quelle di ieri dimostrano che si può vincere anche con il cuore, la fame e la rabbia grazie soprattutto alla spinta del pubblico. Negli altri Gironi invece vince chi esprime il calcio migliore. Da domenica ripartiamo ancora più forti di mercoledì, il derby rappresenta solo un piccolo tassello affinché si possa realizzare il nostro sogno».

Un calciatore piuttosto duttile che può occupare diverse zolle del campo: «Il ruolo è relativo e dipende molto anche dal tipo di partita che andiamo a fare. Da terzino sinistro ho più libertà, ma in generale è indifferente. Indipendentemente da questo, mi farò trovare pronto in qualsiasi ruolo o posizione che il mister mi chiederà di fare. Per quanto riguarda la partita di ieri, l'allenatore mi ha chiesto di spingere in maniera intelligente e con qualità. A far gol ci pensano i miei compagni. il mio obiettivo è di difendere, poi se ho la possibilità di aiutare la manovra offensiva che ben venga».

La chiosa sui compagni di reparto: «Ho avuto l'onore di giocare con Troest a Novara da aggregato alla prima squadra. Già nove anni fa prendevo Magnus come esempio, ricordo la sua dedizione nell'allenarsi e il suo professionismo al massimo. Il primo ad entrare in campo e l'ultimo ad uscire. Un esempio da seguire tutti i giorni, basta guardarlo per capire cosa vuole trasmettere. Lo stesso vale per Magri e Buschiazzo, un lusso per questa categoria, calciatori che hanno sempre disputato Campionati di un certo livello. Il nostro reparto può dare filo da torcere a qualsiasi attaccante, ci troviamo bene a giocare insieme, non vi sono preferenze. L'importante che ci sia sempre tale unione e tale compattezza».  

Sezione: Prima Squadra / Data: Ven 03 novembre 2023 alle 12:43
Autore: Vincenzo Pio Di Mauro
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