Mister Corcione, un parere personale sui tre ragazzi che ha allenato: abbiamo visto esordire anche Di Somma, considerando che molti risultati sono stati conquistati anche grazie a loro.

«I tre portieri sono, prima di tutto, delle grandi persone. Fin dal primo giorno hanno fatto gruppo.  Boffelli lo conosciamo: ha disputato una grande prima parte di campionato e una discreta seconda parte. Sapevamo che, trattandosi di un ragazzo al debutto in Serie C, durante il percorso avremmo potuto incontrare alti e bassi.  Lamberti, invece, si è calato subito nel ruolo con grande serietà e, nel momento in cui è stato chiamato in causa, ha dimostrato di poter giocare a questi livelli.  Per quanto riguarda Gennaro, oggi ha ricevuto un premio da parte del mister e dello staff, per l’impegno costante mostrato fin dal primo giorno. Abbiamo lavorato duramente, ma anche in grande armonia, ed è un aspetto fondamentale, soprattutto alla luce dei risultati raggiunti.  
Non va dimenticato il campionato perso con la Gelbison: abbiamo superato anche lo spareggio, compiendo importanti passi avanti.  Quest’anno abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo. È vero, si poteva fare anche qualcosa in più, ma va considerato che ci sono sempre gli avversari. Sono un diventato un cavese doc e spero, insieme allo staff tecnico, di poter continuare a portare grandi risultati».

Mister D'Alterio, quali emozioni ha provato nel calcare il campo da giocatore e poi nel preparare le partite da allenatore?

«Le emozioni sono simili, ma dalla panchina si soffre di più. In campo, giocando, si riusciva a scaricare la tensione e a vivere le emozioni in modo più diretto. È sempre bello, comunque, sia giocare che allenare in questo stadio. Abbiamo trovato persone eccezionali, un ambiente che ti trasmette qualcosa in più. Quando c’è pressione aumenta anche la responsabilità, ma questa diventa uno stimolo a lavorare meglio. Sono felice e ringrazio tutti per questa opportunità, con l’auspicio di continuare a migliorare».

Mister Scotto, c’è da parte vostra e di mister Maiuri la volontà di onorare il contratto con la Cavese? Preparare la squadra dall’inizio potrebbe rappresentare uno stimolo ulteriore?

«L’impegno e il modo in cui abbiamo preparato quest’ultima partita testimoniano le nostre intenzioni e la serietà dell’ambiente.  
È evidente che subentrare è diverso dal poter lavorare dall’inizio: abbiamo avuto la fortuna di trovare collaboratori disponibili e preziosi, riuscendo a creare tutti insieme un risultato importante. Abbiamo un contratto in essere e abbiamo cercato di raggiungere un risultato che, forse, andava oltre le aspettative iniziali. Le condizioni per fare ancora meglio ci sono: abbiamo trovato un ambiente sano. Non spetta a me fare valutazioni definitive, ma va considerato che nel nostro girone esistono realtà forti con bacini d’utenza diversi dal nostro. Ritengo che il risultato raggiunto non vada sottovalutato: rappresenta un punto di partenza, non un punto di arrivo».

Vincenzo Russo, match analyst: quanto lavoro c'è dietro la preparazione di una partita?**

«Il mio compito è supportare lo staff tecnico e i calciatori. Devo recuperare e analizzare tutte le informazioni necessarie per preparare al meglio la gara.  
Mi occupo di analizzare le nostre partite insieme a mister Scotto, di preparare il lavoro specifico per i portieri con mister Corcione e mi confronto giornalmente con mister Maiuri. Inoltre, curo i lavori individuali dei giocatori e tutto ciò che serve per affrontare gli avversari nel modo più efficace».

Mister Pasquale Verolino, dove finisce l'entusiasmo per la salvezza raggiunta e dove inizia il rammarico per non aver conquistato un play-off che avrebbe dato lustro alla società? A livello fisico, come sarebbe arrivata la squadra?

«Dal punto di vista fisico non abbiamo cambiato nulla. È naturale che, una volta raggiunto un obiettivo, mentalmente qualcosa possa cambiare, anche se non si è mai ‘staccata la spina. I ragazzi vanno solo ringraziati: dal primo giorno di ritiro hanno sempre dato il massimo. Avremmo potuto raggiungere i play-off o addirittura rischiare la retrocessione: il risultato finale va accettato e valorizzato. Ci godiamo questa grande annata, poi si vedrà».

Mister D'Alterio, qual è il rammarico e quale la soddisfazione più grande di questa stagione?

«La soddisfazione più grande è aver costruito, in tempi rapidi, delle fondamenta solide che ci hanno permesso di lavorare serenamente, nonostante fossimo subentrati in una situazione difficile. Arrivare a Cava, in una piazza esigente, e non fare subito risultato avrebbe potuto complicare tutto. Invece, abbiamo conquistato una salvezza anticipata, un risultato importante. Il piccolo rammarico resta quello di non aver centrato i play-off: vuoi per la stanchezza, vuoi perché abbiamo affrontato squadre nei loro migliori momenti, è mancato un ultimo passo. Con un pizzico di entusiasmo in più avremmo potuto farcela, ma resta comunque una stagione positiva».

Sezione: News / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 10:41
Autore: Ugo D'Amico / Twitter: @DAM_Ugo1996
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