Dopo ben 6473 giorni tornerà uno dei derby più antichi della storia del calcio metelliano: all'Arechi si sfideranno infatti Cavese e Salernitana. Una partita attesa, sin dall'estate, che prenderà finalmente forma per la gioia dei tifosi (assenti, purtroppo, quelli blufoncè per gli ormai ricorrenti divieti), che andrà in scena domenica 5 ottobre alle 14:30. 

La Salernitana guida il girone C con 16 punti, al pari del Benevento, con il chiaro obiettivo di risalire la china dopo gli ultimi due disastrosi anni. Danilo Iervolino ha affidato la costruzione della squadra a Daniele Faggiano, mentre la guida tecnica è andata a Giuseppe Raffaele, anno scorso vicinissimo al miracolo promozione con l'Audace Cerignola. Diversi sono stati gli acquisti di spessore, che hanno reso la Bersagliera una vera corazzata per la categoria: partendo dai fedelissimi di Raffaele, Capomaggio e Tascone, prelevati proprio dal Cerignola, sono andati a rinforzare il reparto mediano; Antonio Donnarumma, portiere arrivato direttamente dal Torino, difenderà i pali dei granata; Franco Ferrari e Roberto Inglese, acquistati rispettivamente dal Vicenza e dal Catania, rappresentano le punte di diamante dell'attacco, supportati anche da Ferraris (Pescara) e de Boer (Ternana). 

Raffaele sta utilizzando, come modulo principale, il 3-5-2. Le uniche pecche, sin qui, sono arrivate da una tenuta difensiva non sempre rodata e che ha concesso diverse reti fin qui, nonostante l'unica sconfitta sia arrivata proprio contro il Cerignola (2-3 per i pugliesi). 

L'anno scorso, in Serie B, la Salernitana ha disputato un campionato piuttosto deludente, rimanendo invischiata sin dall'inizio nei bassifondi della classifica, senza mai trovare quella forza necessaria per risalire la china: lo scotto della retrocessione dalla massima serie, unita a molteplici problematiche interne che hanno reso l'ambiente turbolento (dal tira e molla con Boulaye Dia, ad inizio stagione, fino alle contestazioni rivolte al propietario Iervolino), hanno fatto precipitare sempre più in basso la squadra. Il delirio play-out, poi, con la retrocessione imposta al Brescia e conseguente risalita della Sampdoria, hanno mischiato ulteriormente le carte in tavola rendendo la situazione ancor più intricata e disperata. L'inizio della sfida tra Salernitana e Sampdoria aveva già segnato il passo con la sconfitta per 2-0 subita a Genova. Le speranze di ribaltare il risultato si scontrarono con un ulteriore intoppo: la Salernitana ottenne il rinvio della gara di ritorno (originariamente prevista per il 20 giugno) a causa di un'indisposizione di diversi giocatori.

L'incontro decisivo, posticipato di due giorni e giocato all'Arechi, si trasformò in un caos totale. Quando la Sampdoria raggiunse nuovamente il 2-0, rendendo di fatto certa la retrocessione, la rabbia dei tifosi granata sfociò in violenza: il lancio di sediolini in campo costrinse l'arbitro a decretare la sospensione della partita. La conseguenza fu immediata e amara: la Salernitana fu ufficialmente retrocessa in Serie C dopo un decennio. 

Per la Cavese, dunque, finalmente l'opportunità di poter disputare un derby tanto atteso: il morale, dopo la vittoria a Monopoli, è finalmente positivo. E i derby, si sa, fanno sempre storia a sè...

Sezione: News / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 12:00
Autore: Manuel Senatore / Twitter: @ManuelSenatore0
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