Una Cavese corsara ritrova i tre punti e il morale sul campo del Gladiator. Una vittoria fondamentale in vista dei quindici giorni di fuoco per gli aquilotti: quattro gare alquanto impegnative tra Coppa e Campionato (Rotonda, Trastevere, Ostia Mare e Nocerina) che donano l’immagine del primo spartiacque stagionale.  

Un risultato in bilico, sino all’inizio della ripresa, frutto di qualche disattenzione difensiva, le quali durante la stagione in corso hanno consentito di lasciare qualche punto per strada. I cinque gol incassati in sei gare di Campionato, in realtà, non rappresentano propriamente un campanello d’allarme, soprattutto osservando la classifica, difatti la miglior difesa (il Cassino) ha subito solo una rete in meno.

Il nocciolo della questione, però, è dato in particolar modo dal susseguirsi di alcune debolezze che alla lunga potrebbero determinare le sorti della squadra. Osservando ciò che il campo ha mostrato fino a questo momento, è il modo in cui gli avversari riescono a trovare la via del gol, a far preoccupare i tifosi: a Cassino, prima trasferta dell’anno, un gol subito dopo cinque minuti di gioco a causa di uno scivolone individuale; in quel di Ischia, malgrado la vittoria, gli aquilotti hanno mostrato qualche crepa, prima col rigore causato da una leggerezza evitabile e successivamente la mancanza comunicativa tra portiere e centrale ha portato alla rete del momentaneo 2-1; la scorsa giornata, invece, il vantaggio dell’Atletico Uri da calcio piazzato da circa cinquanta metri, stabilendo così la seconda sconfitta in Campionato; infine l’ottimo inizio del match a Santa Maria Capua Vetere viene messo in discussione a causa di una disattenzione di troppo che ha condotto al penalty e alla conseguente realizzazione.

I soli due clean sheet su sei partite disputate di questo Girone, dunque, potrebbero destare qualche preoccupazione: dato confermato dai differenti sistemi di gioco adottati sin qui. Nell’ultima sfida, abbiamo potuto notare una difesa con tre interpreti di quantità e i quinti piuttosto larghi, liberi di agire rispetto ad un classico sistema di gioco votato a quattro delle prime uscite: in linea di massima ben cinque impianti difensivi provati.  L'impressione palpabile, al momento, è come indipendentemente dalle soluzioni, dall'impostazione dell'undici titolare, vi siano questi svarioni individuali in grado di condizionare fortemente le partite che vanno al di là dell'assetto tattico.

Il tecnico degli aquilotti, comunque, consapevole di non aver raggiunto ancora una solidità tale in quel comparto, ha cercato di chiarire questa situazione ai microfoni: «In generale, penso che il modulo sia relativo. L’importante è coprire bene gli spazi in quanto subiamo ingenuamente: un semplice cross o una palla lunga, facciamo fatica a leggere queste situazioni».

Archiviata la pratica Gladiator, ora c'è la Coppa ed in seguito un trittico di sfide in Campionato da seguire attentamente. L'imperativo, come affermato dallo stesso Cinelli, è quello di onorare al meglio qualsiasi gara, con la speranza che si possano trovare gli automatismi perfetti consentendo così fluidità di risultato e prestazione.

Sezione: Prima Squadra / Data: Lun 16 ottobre 2023 alle 14:00
Autore: Vincenzo Pio Di Mauro
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