Emilio De Leo, ospite della trasmissione "Mondo Blufoncé" dei colleghi di Cavese Supporters, è intervenuto toccando differenti temi: dalla Cavese della stagione in corso ai suoi dogmi sulla base della sua esperienza acquisita nel tempo.

Il pensiero dell’ex vice-tecnico del compianto Sinisa Mihaljovic per quanto concerne la Cavese di mister Cinelli: “Sono colpito dall’equilibrio di questa squadra, penso che abbia a disposizione una rosa importante. L’impressione è che la Cavese riesca a fare differenti gare all’interno della stessa partita, difatti attraverso i cambi può variare spartito tattico in particolare nei momenti di inerzia. Sono convinto come questi calciatori possano brillare anche nella seconda parte di Campionato”.

Il parere, invece, riguardo la continua evoluzione del calcio nostrano, non solo a grandi livelli soprattutto dal punto di vista tattico: “Storicamente vi sono sistemi di gioco maggiormente efficaci in determinati momenti rispetto ad altri. Un assetto volto a ripartire di sicuro potrebbe risultare statico, tanto dipende anche con quanti uomini si vorrebbe creare superiorità numerica. In realtà la tenuta prediletta è sempre quella in relazione alle varie caratteristiche dei protagonisti in campo. L’obiettivo di lavoro è quello di valorizzare le individualità. Il 3-5-2 (come adottato dal tecnico blufoncé) generalmente fornisce compattezza difensiva, gli attaccanti centrali fungono da riferimento, gli interni di centrocampo, come nel caso della Cavese, abili a muoversi in verticale. Dunque al contempo ti da la possibilità di attaccare la profondità”.

Il rapporto con i calciatori fonte principale del lavoro quotidiano:“Tutti gli strumenti a disposizione possono agevolare, semplificare. Si utilizzano dei parametri che possono aiutare ad individuare, in modo più facile, determinati profili ma comunque vi sono sempre determinati aspetti che risultano fondamentali: a mio avviso le relazioni fanno la differenza, comprendere il calciatore quando giunge in una nuova realtà”.

La gestione di un gruppo folto, le dovute rotazioni cercando di stabilizzare lo spogliatoio, impresa ardua quella di Cinelli? La risposta di De Leo in base alle sue innumerevoli esperienze: “In primo luogo i risultati stanno confermando le scelte. Ritengo che l’aspetto empatico faccia sempre la differenza, non sottovalutando le esigenze e le aspettative dei suoi ragazzi e acquisendo così la fiducia del gruppo. Alla lunga, invece, è rilevante aumentare il livello di agonismo e competitività del gruppo. Equilibrio e flessibilità sono alla base di tale percorso: avere l’onestà intellettuale di affermare come determinate idee in un momento iniziale efficaci, è sintomo di aver trovato le persone giuste per l’attuale Cavese”.

Sezione: News / Data: Ven 12 gennaio 2024 alle 16:15
Autore: Vincenzo Pio Di Mauro
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