In esclusiva ai nostri microfoni, il Direttore del quotidiano Il Dispari, Gaetano Di Meglio: l'analisi attenta e dettagliata dell'Ischia, prossima avversaria della Cavese.

Primo derby della stagione per ambo le compagini, si attendono le circa novecento unità destinate al settore ospiti. Come sta vivendo, invece, la piazza ischitana l’attesa della gara di domenica? 

«Lo stadio "Mazzella" diviene sempre il fortino dell’Ischia, i tifosi sono piuttosto appassionati, seguono la propria squadra quotidianamente. Avere le due tifoserie una di fronte all’altra, ci regala il grande senso di normalità dopo alcune stagioni disputate in categorie inferiori; in particolare ci riappropriamo di quella serenità che, anche, il COVID ci aveva tolto: le vecchie abitudini acquisiranno nuovi sapori».

Tre pareggi consecutivi nelle prime tre gare: potrebbero riflettere le aspettative del club neopromosso?

«Le aspettative ischitane sono legate sostanzialmente alla salvezza. L’Ischia ha avuto dei problemi durante il ritiro, dovuti alla condizione fisica di alcuni ragazzi. Inoltre, non ha avuto la possibilità di disputare amichevoli a causa di problemi logistici. La società da neopromossa, ha dovuto riformattare l’intera rosa evidenziando le difficoltà di un classico club isolano. Da agosto sino all’inizio di ottobre, l’Ischia disputerà solo quattro gare; dunque i ragazzi hanno bisogno di tempo a disposizione affinché possano amalgamarsi: sono necessari i minuti di campo. Malgrado ciò, Domenica scorsa contro il COS Sarrabus, nel secondo tempo, ha dimostrato di essere una squadra di qualità. Senza allenatore, in viaggio da venerdì sera, da 2-0 a 2-2 (con la possibilità nel finale di ribaltare completamente il risultato). Il fatto di non aver perso sin qui nessuna partita e soprattutto le varie prestazioni permettono di guardare in prospettiva con fiducia e ottimismo».

Come sta preparando la partita il tecnico e quali potrebbero essere le soluzioni per contrastare la Cavese?

«Buonocore, a differenza di altri allenatori, sta affrontando la missione di trasferire la sua voglia di vincere, il termine 'sconfitta' non esiste nel vocabolario del mister. Ha una mentalità semplice: la gara inizia sullo 0-0, bisogna vincerla facendo tutto il possibile fino a quando l’arbitro non fischia. Il suo approccio alle partite, la sua forma mentis non varia indipendentemente dall’avversaria, tenendo l’asticella alta anche quando le condizioni suggerirebbero di abbassarla (eventuale situazione di svantaggio, la classifica, il contesto). La sconfitta, per Enrico Buonocore, non è un’opzione valida, ecco il vero dogma del mister. Al tempo stesso, sta valutando la questione under in quanto vi sono alcuni ragazzi ai box. Questa situazione potrebbe complicare le scelte del mister».

Sa dirmi, infine, quali potrebbero essere eventuali campanelli d’allarme per la Cavese conscio?

«La Cavese deve aver timore del collettivo. L’Ischia, in qualche modo, riesce a conservare quell’ossatura tipica della nostra isola. I ragazzi, del gruppo ischitano, vivono insieme. Soprattutto vi è il grande cuore grazie al successo dell’anno scorso, merito anche di mister Buonocore. Al tempo stesso, in questo Campionato, l’Ischia non presenta, ai nastri di partenza, elementi di personalità che potrebbero fare la differenza: tanti calciatori di qualità distribuiti un po’ ovunque ed in particolare alcuni 'mister' in campo che hanno la visione della squadra non puntando alle singole individualità».

Sezione: News / Data: Gio 28 settembre 2023 alle 12:15
Autore: Vincenzo Pio Di Mauro
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