Abbiamo intervistato in esclusiva ai nostri microfoni Kevin Magri, pilastro della difesa della Cavese da 10 mesi a questa parte. Arrivato a Cava De’ Tirreni lo scorso dicembre, sin da subito si è distinto per la determinazione in campo ed in particolare per l’attaccamento alla casacca come dimostrato proprio in questa estate attraverso la sua scelta di restare a Cava de' Tirreni nonostante la beffa del finale di stagione.

Quali sono state le fasi più significative della tua carriera? 

«Ho iniziato nel vivaio del Chievo, club con cui ho vinto il campionato Primavera. Fortunatamente ho avuto come allenatore Paolo Nicolato. Tra il settore giovanile e la prima squadra vi è un abisso importante. Successivamente tanti anni di Lega Pro che mi hanno insegnato molto a livello personale, di cui la bella esperienza col Matelica».

Cosa ti ha spinto a restare in blufoncé quest'estate?

«A dicembre scorso non ho esitato nel venire a Cava de' Tirreni: sono stati tra i mesi più belli della mia carriera calcistica a livello di staff tecnico, società ed in particolare per il calore e l'accoglienza di questa piazza. A fine stagione ho fatto la mia scelta nonostante qualche proposta, una decisione su cui non ho avuto minimamente dubbi. Questi sono tra i tanti motivi che mi hanno spinto a restare in questa città con la speranza che si possa continuare insieme questo cammino per tanto tempo».

Un gruppo rivoluzionato con tanti elementi alla prima esperienza in una grande squadra. Senti un po' la responsabilità di accompagnare questi ragazzi nel percorso facendo un po' da chioccia?

«Non è proprio una responsabilità, fa parte della crescita di un calciatore. Mi piace aiutare il compagno più giovane bensì anche quello più vecchio, al tempo stesso qualcuno potrebbe aiutare me. Sono disposto ad accettare consigli da tutti. Sicuramente non è facile cambiare così tanti calciatori. Dobbiamo avere l'umiltà di aiutarci reciprocamente. Abbiamo come obiettivo primario quello di creare un gruppo forte, coeso al di là dei tatticismi. Rispetto all'inizio ho visto molta crescita soprattutto tra i giovani, si impegnano e si allenano costantemente. Siamo tanti, dunque non è stato semplice in principio, bensì allo stesso tempo bisogna essere uniti sino alla fine».

Cosa sta trasmettendo il mister alla squadra? Quali sono i suoi principi a livello tattico?

«Dal punto di vista umano, il nostro allenatore è una persona limpida, sana e senza peli sulla lingua. Ha i suoi principi che stiamo cercando di assimilare a pieno. In generale posso affermare come abbia un gioco alquanto semplice che in questa categoria rappresenta un fattore importante. Possiamo migliorare col tempo sicuramente, al momento però è fondamentale seguire quello che ci dice l'allenatore: è una persona molto preparata».

Un aspetto importante è sicuramente quello di mantenere il maggior numero di volte la porta inviolata, soprattutto in casa

«Peccato per i due gol subiti ad Ischia, il mister è uno che ci tiene molto su tale aspetto. Ha sempre detto che i campionati si vincono con una difesa solida. I tre gol tra Cassino e Ischia sono frutto di errori individuali. Lavoriamo tutti i giorni su questo punto di vista, migliorare in ogni dettaglio malgrado le varie difficoltà. Fondamentale, pertanto, subire pochissimi gol».

Sezione: Prima Squadra / Data: Gio 05 ottobre 2023 alle 19:58
Autore: Vincenzo Pio Di Mauro
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