Non c'è forse sensazione più bella di svegliarsi la domenica mattina, sapendo di aver riposato un'ora in più per il cambio dell'ora e, soprattutto, che la Cavese ha giocato e vinto, conquistando finalmente la tanto attesa prima vittoria stagionale al "Lamberti", dopo quasi 6 mesi di digiuno. 

E lo ha fatto, ancora una volta, sconfiggendo una squadra candidata, sulla carta, ad essere nel lotto di chi si giocherà un posto importante nei playoff. Monopoli, Cerignola e Crotone, tre vittorie diverse se si guarda l'andamento delle partite: se contro le pugliesi gli aquilotti in trasferta hanno imposto il loro gioco e annientato ogni possibilità di ritorno degli avversari, meritando anche un punteggio ben più ampio, contro l'ex Longo invece il successo è arrivato attraverso sofferenza, sacrificio e appartenenza alla causa. Delle prime undici giornate, questa è probabilmente stata la partita dove la Cavese ha prodotto meno offensivamente (al pari della debacle casalinga contro il Latina) ma ha invece dimostrato di una progressione importante in termini di difesa del risultato, grazie anche ad una manata provvidenziale di Boffelli al 92' sul colpo involontario all'indietro di Macchi. 

L'urlo finale di Prosperi è la fotografia del match: in quel grido c'è tutto lo sfogo 'adrenalinico' di una partita portata a casa a tutti i costi, senza mai snaturarsi comunque dalla sua idea di calcio, mettendo anche a tacere qualche voce di troppo sul suo conto. Nel momento in cui sembrava in procinto di poter ricevere il ben servito per far posto ad un disoccupato (calcistico) di turno, la sua Cavese ha tirato fuori l'artigli e in una settimana ha portato a casa 6 punti che la fanno entrare (finalmente) nel lotto delle squadre in doppia cifra, respirando così un'aria nuova. A questa squadra non serviva una scossa psicologica per fare risultati ma semplicemente una migliore condizione deii singoli calciatori, soprattutto quelli arrivati a fine mercato (Awua, Orlando), e sicuramente anche qualche accorgimento dal punto di vista tattico, perché sicuramente non è un caso che con l'ex Foggia a fare più da mezz'ala in fase di ripiegamento che da seconda punta abbia generato le prestazioni del prestazioni più che positive del nigeriano e permesso a Munari di segnare il gol partita di ieri, in uno dei suoi inserimenti da incursore. 

Sicuramente avere anche qualche soluzione in più dalla panchina può dare una mano al mister nel completamento definitivo dell'amalgama di questa squadra: l'infermeria (eccetto per i lungo degenti) piano piano si sta svuotando e si attendono i ritorni di Loreto e Fella per mettere al tecnico l'imbarazzo della scelta su chi schierare, in particolare, tra difesa e attacco, viste le prestazioni del terzetto Luciani-Cionek-Nunziata e della resa offensiva con Orlando, Sorrentino e il giovane Fusco (menzione anche a loro due, tanto prestati al sacrificio contro il Crotone). 

È una bella domenica che ci possiamo godere senza l'assillo della partita e della necessità di vincere perché già lo abbiamo fatto. Da domani si inizierà a pensare al Picerno che aprirà un nuovo ciclo di 4 partite (le altre con Potenza, Foggia e Atalanta)  dove il livello degli avversari non sarà quello di Salernitana, Cerignola, Trapani o Crotone ma sicuramente può dare altri segnali sulle potenzialità della Cavese in questo campionato e servirà fare altri punti pesanti in ottica salvezza. Ad Halloween, Prosperi e i suoi ragazzi punteranno allo scherzetto da fare e provare a dispensare dolci soddisfazioni ai tifosi

Ps. L'occhio ieri non poteva non andare verso i Distinti dopo la rimozione delle reti. Sinceramente sembra l'inizio della normalità e l'auspicio che ben presto si possa mettere fine a questa vergogna durata quasi 20 anni con l'abbattimento anche in Curva Sud "Catello Mari". Ma intanto complimenti a chi ha mosso finalmente il primo passo per la rimozione.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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