La bella vittoria ottenuta dalla Cavese contro l'Audace Cerignola ottenuta al "Monterisi" è stata sotto gli occhi di tutti, al punto che il civilissimo e sportivo pubblico di casa ha applaudito Prosperi ed i suoi ragazzi all'uscita dal terreno di gioco, a dimostrazione della superiorità avuta dai biancoblù nel corso dei 90 minuti contro l'Audace dell'ex Maiuri, uscito a sua volta tra i fischi e la contestazione generale. 

Ciò che invece non si è notato (ed è purtroppo spiacevole parlarne), è un episodio avvenuto dalla metà del secondo tempo del match quando il risultato era di 1-2 per la squadra metelliana. Nel settore tribuna, lì dove il lo scrivente di questo articolo insieme ad altri colleghi di Cava era accomodato per seguire il match, un individuo presente poco più in giù rispetto al nostro punto di osservazione si è reso protagonista di un momento di razzismo nei confronti di un calciatore della Cavese che tendiamo a condannare con fermezza. La vittima in questione è Theophilus Awua: il soggetto presente sugli spalti ha imitato il verso della scimmia (in due occasioni) e definito lo stesso Awua come tale, nel momento in cui è stato sostituito da mister Prosperi. Un episodio che condanniamo fermamente, ribadendo naturalmente che si tratta di un singolo soggetto e non di più persone coinvolte nello spiacevole avvenimento. 

Il nigeriano, nel corso del secondo tempo, era stato sul punto - a più riprese - di lasciare il terreno di gioco a causa dei crampi e pertanto c'è stata più di un'occasione dove si è reso necessario l'intervento dello staff medico metelliano per rimetterlo in campo, fino al punto di dover alzare bandiera bianca al minuto 80'.

Ciò che si è verificato lì sotto la nostra postazione ci auguriamo sia un episodio isolato e che non debba più ripetersi: il calcio è passione e rispetto, il razzismo non ne fa parte e deve restare lontano dagli stadi.

Sezione: News / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 14:05
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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