Diventa sinceramente sempre più difficile trovare le parole giuste per esprimere un pensiero e convincere chi si ritrova a leggere questo editoriale della situazione attuale che stiamo vivendo. Mi sento quasi come Prosperi ieri in sala stampa, alla ricerca del modo di convincere gli addetti ai lavori e i tifosi "collegati" da casa che la Cavese è penultima non per colpa degli infortuni e degli episodi che non girano (per nulla) a favore ma perché evidentemente qualcosa sta venendo meno in queste 9 giornate, se non auto-responsabilizzandosi di tutta questa situazione, nonostante in termini di fraseggio e idea di gioco si stia cercando di far vedere qualcosa.

Io vorrei provare ad esprimere il mio pensiero, senza processare nessuno e con l'intenzione solo di porre delle riflessioni al quale provare ad avere o darmi delle risposte. 

Forse è colpa di Fabio Prosperi se la Cavese è penultima: c'è chi sostiene che il problema sia il modulo o i giocatori da mettere in campo la domenica. Ma se ti ritrovi al sabato della partita contro il Trapani senza Macchi (il tuo miglior finalizzatore con Sorrentino, assurdo dirlo), Loreto, Fella, Suplja (e mi fermo a loro per non continuare gli assenti di lunga durata) e durante il match contro i siciliani si fermano anche Fornito e Diarrassouba, allora è davvero complicato trovare delle soluzioni, anche a partita in corso. Magari qualche scelta nello scacchiere tattico, degli uomini da inserire nell'undici titolare e della gestione dei momenti (Giugliano l'esempio più lampante) è additabile, ma fino ad un certo punto.

Forse è colpa dei calciatori se la Cavese è penultima: già, perché se i biancoblù riescono ad arrivare fino alla porta avversaria e hanno l'opportunità di essere potenzialmente pericolosi, allora probabilmente l'allenatore qualcosa di buono gliel'ha inculcata nei mesi di lavoro fatti fino ad oggi. Poi però davanti al portiere ci sei tu (Sorrentino e Amerighi, per fare un esempio) e se non prendi la porta a pochi passi dal portiere o se ti capitano amnesie in fase difensiva (il tanto criticato Evangelisti visto in queste prime 9 giornate), allora è un problema individuale che può essere riconducibile ad un carattere tutt'altro che forte (eccezion fatta per qualcuno) o che non è emerso a dovere nei mesi di esperienza con la nostra centenaria casacca.

Forse è colpa di De Liguori se la Cavese è penultima: perché è il responsabile dell'acquisto dei calciatori e l'allestimento della squadra da consegnare all'allenatore, che avrà sicuramente condiviso/approvato i profili proposti in fase di mercato (e pure qui si dovrebbe aprire un'ulteriore riflessione). Sicuramente la Cavese non è per nulla la stessa formazione per qualità rispetto allo scorso anno nei singoli calciatori ma è vero anche che tutto questo è stato dettato da una strategia società differente che però, in termini di risultati, non sta pagando a causa di una serie di defaillance presenti all'interno della rosa per caratteristiche evidentemente mancanti e che incidono nella resa finale.

Se la Cavese è penultima, allora forse è tutta colpa del presidente Lamberti: perché tutto, in teoria, parte dal vertice. La strategia di quasi azzeramento dei calciatori in prestito da altre squadre (e che comunque non vedono minimamente il campo, Di Paola e Maiolo) e il voler valorizzare completamente la rosa a disposizione, per risultare vincente doveva presentare al suo interno calciatori di livello e non (sempre per fare un esempio) un Fornito che quest'anno ha praticamente già quasi eguagliato il numero di presenze della passata stagione e con minutaggio quasi triplicato, rispetto alla passata stagione. L'idea della Cavese di proprietà e con budget aumentato (negli ingaggi) può convincere ma i risultati al momento dicono che siamo la diciannovesima squadra del girone C della Serie C Sky Wi-Fi con appena 5 miseri punti conquistati in 9 giornate. È facile che a pagare sia Prosperi qualora non dovesse arrivare un risultato positivo da Cerignola, ma le riflessioni da farsi sono altre..

E poi, infine, è forse colpa del destino se la Cavese e Fabio Prosperi si ritrovano ad un bivio proprio quando c'è da affrontare quel Cerignola che vede in panchina mister Vincenzo Maiuri, andato via da Cava lo scorso maggio ufficialmente per una non-condivisione del progetto tecnico senza Logiudice e alla ricerca di nuove sfide (se non già concordate precedentemente). Uno scherzo beffardo vuole anche che lo stesso Maiuri probabilmente, al pari di Prosperi, si giochi la panchina contro il suo passato, visto il rendimento non ottimale con la squadra (anch'essa stravolta) che lo scorso anno ha sfiorato la promozione in B. Domenica al "Monterisi" c'è da attendersi una partita da dentro o fuori un po' per tutti, ma sperando che, come fu contro il Monopoli a fine settembre, il vento possa tornare a soffiare verso la bandiera biancoblù.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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