Mister, questa squadra è venuta a giocarsi una finale, ma non ha effettuato neanche un tiro in porta. Come mai questa mancanza di incisività offensiva?
«Abbiamo creato delle possibilità, ma se non calci bene o non calci affatto quando hai l’opportunità, restano solo occasioni potenziali. Il portiere avversario non ha dovuto compiere parate significative. Era una partita molto equilibrata, giocata sul filo del rasoio. Loro hanno segnato con un tiro da 35 metri, un gol bellissimo, mentre noi non siamo riusciti a tentare una giocata simile. Però abbiamo cercato di allargarci e di mettere più palloni dentro l’area. Quando l’abbiamo fatto, abbiamo creato qualche situazione interessante, ma dobbiamo migliorare su questo aspetto».

Ci si aspettava una Casertana più rabbiosa, più vogliosa di agguantare il risultato. Cosa non ha funzionato?
«È giusto giudicare la partita come la vedete voi. Io ho visto una gara molto equilibrata, ovviamente più delicata per noi che per loro. Avremmo dovuto concludere di più in porta, su questo non ci sono dubbi. Però la squadra ha lottato, non è rimasta inerme. Abbiamo cercato di giocarcela, anche se non come avremmo voluto. Purtroppo, siamo arrivati con delle scelte obbligate a causa di diverse assenze. Nonostante questo, la squadra ha combattuto, ha cercato di imporsi nei duelli, anche se ci è mancata incisività sotto porta».

Mister, nel secondo tempo non è rientrato in panchina. Cosa è successo?
«A fine primo tempo l’arbitro mi ha espulso. C’è stata una protesta della squadra avversaria per un episodio al limite dell’area, mentre noi contestavamo una decisione che ritenevamo ingiusta. C’è stato un minimo di parapiglia, ma non ho detto nulla di eccessivo. L’arbitro, però, ha deciso per il rosso e ho dovuto seguire il secondo tempo dalla tribuna».

Quanto può incidere questa sconfitta sul morale della squadra?
«Ogni sconfitta è dura da digerire, ma dobbiamo restare positivi e concentrarci su dove migliorare. L’obiettivo è recuperare i giocatori e prepararci al meglio per la sfida contro il Benevento. Sappiamo che il campionato è difficile e la nostra situazione lo è altrettanto, ma dobbiamo guardare avanti con determinazione».

«In attacco si continua a faticare. Sono arrivati acquisti importanti come Kallon, ma mancano ancora tiri in porta. È soddisfatto delle opzioni offensive?»
«No, non sono soddisfatto. Ma i giocatori bisogna averli al massimo della condizione. Kallon, fino ad ora, non l’abbiamo praticamente mai avuto al 100%. Stiamo iniziando solo adesso a lavorare con la squadra al completo e dobbiamo trovare le soluzioni per essere più pericolosi».

La Cavese ha segnato e poi ha concesso pochissimo, soprattutto nella propria trequarti. Era la squadra che vi aspettavate?
«La Cavese ha sfruttato l’occasione che ha avuto, ha trovato l’angolo giusto e poi ha gestito la partita nel modo migliore per loro. Noi dovevamo fare qualcosa in più. Ci sono stati due episodi dubbi, ma alla fine contano i gol. È stata una gara molto equilibrata, decisa dagli episodi».

Mister, la domanda che si pongono i tifosi è una sola: questa Casertana riuscirà a salvarsi?
«Faremo di tutto per riuscirci. Mancano nove partite e ce le giocheremo fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Certo, dobbiamo provarci con tutte le nostre forze».

Ma alla luce delle prestazioni recenti, quanta fiducia possiamo avere?
«Fino a domenica scorsa parlavamo di buone prestazioni, anche se i risultati non ci stanno premiando. Questa partita è stata diversa, più bloccata, ma la squadra non ha mai mollato. Dobbiamo essere più pericolosi, è chiaro. Ma non bisogna abbattersi. Finché sarò io in panchina, non molleremo di un centimetro».

L’ottimismo è il sale della vita, insomma
«Assolutamente. La situazione è complicata, è un dato di fatto. Ma se iniziamo a mollare o a smettere di crederci, allora è meglio stare a casa. Invece, dobbiamo ripartire già da domani con la giusta mentalità».

Per la prossima gara ci saranno recuperi importanti?
«Qualcosa sì. Abbiamo avuto diversi giocatori fuori per febbre nelle ultime settimane, ma non ci siamo mai lamentati delle assenze. Non sono uno che cerca scuse. Siamo venuti qui per giocarcela, nonostante avessimo solo 14-15 giocatori disponibili. Dobbiamo essere più pungenti in fase offensiva, ma la voglia di lottare non manca. Adesso pensiamo a recuperare e a prepararci al meglio per la prossima sfida».

Sezione: News / Data: Mar 04 marzo 2025 alle 13:22
Autore: Heather Vittoria Stuart Harrison
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