Il crash test con il San Marzano è stato superato brillantemente. I nostri Aquilotti hanno dimostrato una volta ancora – e contro una delle formazioni meglio attrezzate del girone, se non proprio la migliore – di essere ancora tonici e brillanti, di mente e di gamba. Anche alla fine di un girone di andata, iniziato col freno a mano tirato, ma poi affrontato sempre col piede a tavoletta sull’acceleratore, nei rettilinei e nelle curve. 
Il punto conquistato ieri a Palma Campania è stato il trentesimo complessivo totalizzato dalla sesta alla diciassettesima giornata. Una media di 2,5 punti a partita. 
Uno scatto bruciante, stile Pantani sul Galibier del Tour de France 1998.
Un ritmo insostenibile per il resto delle astanti, a cominciare dal Costa Orientale Sarda, che, anche a causa di infortuni a raffica, è stato costretto nelle ultime giornate a mordere il freno, precipitando in sole tre giornate da -3 a -9. Distacco che avrebbe potuto essere ancora più ampio se solo quel rigore calciato da Matteo Di Piazza, nello scontro diretto dello scorso 26 novembre, fosse finito in fondo alla rete e non contro la traversa.
Col San Marzano si è vista in campo la Cavese solita. Robusta e autoritaria. Poco incline al fraseggio “estetico”, ma costantemente votata alla copertura ottimale degli spazi e alla ricerca della verticalità. Nel contesto di una partita equilibrata e, tutto sommato, anemica in termini di conclusioni a rete - come spesso accade quando si affrontano due big e la posta in palio è alta – la squadra di Cinelli è stata quella più pericolosa. Andando al tiro in almeno due o tre circostanze dal cuore dell’area di rigore avversaria, senza trovare, però, la precisione necessaria.
È mancato il guizzo il vincente, com’è mancato pure un calcio di rigore apparso anche dalle tribune piuttosto solare, per un incauto intervento dell’estremo di casa Cevers su Magri.
Punture di spillo, che hanno provocato fastidio più che dolore.
I numeri del girone di andata, che snoccioliamo in calce a queste riflessioni post derby, certificano il cammino strabiliante dei Bleufoncé. Deliziano e, per molti versi, rassicurano anche gli animi più esitanti.
Da gennaio in poi, tuttavia, comincerà un nuovo campionato. Appassionante e insidioso al tempo stesso. Le squadre cominciano a giocare per obiettivi concreti e i punti diventeranno sempre più pesanti e difficili da conquistare.
Il primo scoglio da affrontare, d’altronde, è subito bello voluminoso: la Romana di David D’Antoni.
I laziali sono terzi in classifica con 29 punti, ma nella seconda parte del girone di andata hanno marciato a ritmi altissimi, collezionando 23 punti nelle ultime 9 gare (media 2.55), facendo meglio anche della stessa Cavese (21 punti). 
Statistiche alla mano, i più accreditati antagonisti degli Aquilotti per la vittoria finale.
Sulla sfida del prossimo 7 gennaio, però, ci soffermeremo adeguatamente nelle prossime settimane.


Nel frattempo auguriamo a tutti i nostri fedeli lettori un buon Santo Natale. 

I NUMERI DELLA PRIMA PARTE DELLA STAGIONE DELLA CAVESE DI CINELLI:


Maggior numero di punti: 39
Media punti/partita: 2,29
Miglior difesa: 10 gol
Terzo miglior attacco: 26 reti 
Maggior numero di vittorie complessive: 12
Minor numero di sconfitte: 2 (pari merito col San Marzano)
Miglior differenza reti: +16
Maggior numero di punti in casa: 22
Maggior numero di punti in trasferta: 17
Maggior numero di vittorie in casa: 7
Maggior numero di vittorie in trasferta: 5
Minor numero di reti subite in casa: 4

Nunzio Siani

Sezione: Editoriale / Data: Gio 21 dicembre 2023 alle 12:24
Autore: La Redazione
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