Day-after di Cassino-Cavese. Ancora scossi dalla sconfitta, proviamo a fare delle riflessioni su quanto accaduto, non solo dal punto di vista sportivo. 

La prestazione degli aquilotti è stata indiscutibilmente sotto le aspettative, soprattutto dopo quanto di buono mostrato nelle prime due uscite stagionali e di certo non può bastare l'assenza del capitano Ciro Foggia per giustificare la sterilità offensiva vista ieri. 

Mister Cinelli deve lavorare tanto sulla testa dei calciatori, perché le qualità balistiche di certo non mancano: il Cassino è parso squadra decisamente inferiore sotto l'aspetto tecnico, eppure è sceso in campo ben disposto, con un atteggiamento spavaldo ma attento. Lo stesso mister ci aveva messo in guardia sulle squadre laziali: la loro forza è rappresentata dall'organizzazione, nonostante siano squadre con poco seguito. 

Proprio questo è il punto che intendo affrontare: oltre 500 persone hanno deciso di seguire gli aquilotti in una calda domenica settembrina, solo per sostenere la squadra. Non me ne vogliano i cassinati, a cui vanno i miei ringraziamenti per la gentilezza mostrata, ma la situazione nel settore ospiti del "Salveti" ieri è stata insostenibile: esposte ad un sole cocente per oltre due ore, centinaia di persone hanno visto la partita camminando su pannelli di legno che hanno ceduto, in molti casi, sotto il loro stesso peso, mettendo a rischio anche l'incolumità dei tifosi. Un piccolo chiosco decisamente poco attrezzato e mal organizzato per l'affluenza avuta, dove gli oltre 30°C percepiti rendevano necessario l'acquisto di bevande per un rinfresco, spesso mai avuto. 

Al termine dei 90 minuti, vedere andar via tutte queste persone grigie in volto, colme di rabbia e delusione per la prestazione offerta dagli aquilotti, non è stato per nulla piacevole. Perdere un incontro capita, ma fa molto male il modo in cui questa sconfitta è arrivata. Quindi un appello per i calciatori e per la dirigenza mi sembra più che giusto, in questo momento, visto che il campionato è appena iniziato: è necessario cambiare atteggiamento per poter vincere il campionato e abbandonare questa categoria, soprattutto per premiare chi affronta queste situazioni poco "piacevoli e consone per una partita di calcio. 

Siamo fiduciosi per il futuro, abbiamo iniziato a conoscere la vera forza della squadra. "Con rabbia e sudore" l'obiettivo sarà alla nostra portata!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 19:57
Autore: Manuel Senatore
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